Un interessante articolo del prof Ugo Bardi spiega perché i cambiamenti climatici sono argomento maldigerito dall’opinione pubblica. Si parte dal rapporto dell’OCSE che classifica i propri cittadini in base alla capacità di capire quello che leggono. Il risultato è scioccante: quasi il 50% non avrebbe capacità di analisi.
Tralascio le considerazioni che ne conseguono in merito al ruolo di informazione e contro-informazione, propaganda e nonpropaganda e provo a sintetizzare i concetti espressi dal docente di chimica e fisica presso l’università di Firenze sulla questione cambiamenti climatici. “L’idea che se spieghiamo al pubblico come stanno le cose col cambiamento climatico, il pubblico capirà e farà qualcosa non funziona. All’opinione pubblica non mancano le informazioni, ne ha troppe! E’ semplicemente incapace di farsi un’idea. Quindi ne consegue che dobbiamo concentrarci nel produrre informazione di alta qualità, riconoscibile come tale. La maggior parte delle persone NON sono stupide. Se il 97% degli scienziati del clima mondiali (e anche il Papa) ci dicono che dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili, potete anche non essere degli scienziati del clima, ma sapete che è meglio se facciamo qualcosa” per questo”. L’articolo del professore lo trovate qui