La legge di stabilità, nonostante proclami e assicurazioni, tutela soltanto gli interessi delle solite lobby a spese sempre dei cittadini (in questo caso con rincari nelle bollette elettriche). Mario Agostinelli ha segnalato la storia del rilancio dell’elettrodotto dal Montenegro all’Abruzzo e dell’elettricità sporca prodotta fuori confini da A2A. Costo previsto di un miliardo di euro per le bollette elettriche dei cittadini, con emendamenti cavalcati dal PD e contrastati esclusivamente dal M5S.
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A proposito dello scandalo A2A e dell’interconnessione con il Montenegro. ecco cosa hanno denunciato Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, senatori M5S della Commissione Industria.

“Se approvato l’emendamento Mucchetti comporterà altri 2 miliardi di euro sottratti dalle utenze elettriche degli italiani come maggiori oneri. Noi chiediamo di ridurre la quantità di energia consumata e migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici, mentre il PD vuole continuare a riconoscere incentivi ai cosiddetti “energivori” e produttori di energia da fossile, dato che l’emendamento, in sostanza, va in deroga alle norme attuali per garantire agli “energivori” un incentivo economico per l’acquisto virtuale di energia elettrica oltre Italia ad un prezzo di favore, e per la realizzazione di interconnessioni in un momento di overcapacity”.

“Questo emendamento vuole favorire interessi consolidati come quelli di A2A. Con l’interconnessione adriatica per il Montenegro, infatti, potrà essere importata energia da una centrale a lignite, il combustibile più inquinante in assoluto, e da alcuni impianti idroelettrici che non hanno i rientri sperati. E quel che è peggio è che il cavidotto servirà per importare energia prodotta da impianti idroelettrici dalla Serbia che pagheremo a peso d’oro. Su questo punto il M5S ha più volte chiesto spiegazioni al ministro De Vincenti, il vero manovratore dell’operazione”.