Lo scorso 28 giugno Papa Bergoglio ha accolto i delegati del sindacato cattolico Cisl con un discorso particolarmente duro che messo in luce le pecche di una classe dirigente sempre più distante dal Paese reale. Da troppo tempo. Ho scelto questa notizia per inaugurare un nuovo progetto, Spirito libero, un angolo di approfondimento per quella che giudicherò la notizia principale della settimana e che, magari, non avrà avuto particolarmente rilievo sulle testate main stream.
Mi fa piacere condividere questa prima puntata, ancora con molte pecche, con voi e sarò grato per qualsiasi commento abbiate voglia di inviarmi.

In sostanza il pontefice accusa i sindacalisti di continuare a tutelare chi un lavoro ce l’ha e di non essersi accorto che le emergenze e le maggiori ingiustizie sono altrove. Li accusa anche di aver pensato più a se stessi che alla propria missione citando, non a caso, le “pensioni d’oro, altrettanto scandalose quanto quelle troppo povere“.
Per commentare una presa di posizione così netta ho voluto interpellare Mario Agostinelli, un ex militante del Movimento studentesco e del PCI, per molti anni delegato della CGIL in Lombardia ed eletto qualche anno fa nel consiglio regionale lombardo come indipendente nelle liste di Rifondazione comunista. Insomma, quello che una volta avremmo definito un compagno.

La versione originale la trovate a questo indirizzo: https://provetecnicheditrasmissione.it/spirito-libero-puntata-papa-sindacalista/