Il governo ieri ha approvato le annunciate modifiche per gli incentivi alle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda il fotovoltaico l’unica notizia positiva riguarda l’abolizione del tetto di 8GW che avrebbe messo in ginocchio il settore già a fine anno.

Pericolo scongiurato? Assolutamente no! Il nuovo decreto prevede la conferma delle tariffe entrate in vigore il 1° gennaio 2011 soltanto fino al 31 maggio. Quelle nuove saranno definite entro il 30 aprile, tanto per confermare la capacità di programmazione di un Paese che non è in grado di fermare e punire chi tenta truffe neppure tanto ben congegnate, ma è bravissimo nell’ostacolare qualsiasi settore appaia in crescita, soprattutto se non difende esclusivamente gli interessi dei poteri forti.
Per smascherare i soliti furbetti del quartiere (ma l’impressione sempre più avvilente è che il quartiere sia tutta la penisola) basterebbero un semplice ragioniere e le bolle doganali. Sapendo quanti pannelli fotovoltaici sono realmente arrivati in Italia nel 2010 si potrebbe smettere di sparare numeri a casaccio, che creano soltanto confusione e incertezze, e definire senza possibilità di smentita quanti MWp hanno diritto agli incentivi del secondo conto energia.
Utopia.
Il risultato del nuovo decreto è facile da ipotizzare. Nuova corsa e nuove truffe per arrivare al 31 maggio con i progetti già avviati e blocco totale per quelli futuri, almeno fino alla pubblicazione delle nuove tariffe.

Gli imprenditori e gli investitori hanno bisogno di dati certi e le uniche certezze che possiamo offrire sono rappresentate da un Paese baciato dal sole dove spopolano le finte bionde, governato da personaggi troppo sensibili ai colpi di sole e di vento.
Andrea Fontana

P.S. Allego un annuncio pubblicitario a pagamento pubblicato sul Corriere della Sera del 3 marzo 2011 che sottoscrivo pienamente.

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