I dati non sono ancora ufficiali, ma la vittoria anti nucleare in Sardegna sembra schiacciante. I dati riportati dal Corriere della Sera online sono eloquenti: nel referendum consultivo regionale sul nucleare, a metà scrutinio, la prevalenza dei sì -contrari cioè alle centrali-  sfiora il 98%. A favore della presenza di centrali sull’isola si sarebbe espresso, invece, il 2,01 per cento dei sardi.In tutte  le otto province dell’isola è stato raggiunto il quorum (un terzo degli aventi diritto).

Un dato particolarmente significativo perché la Sardegna è l’unica regione che ha la possibilità di esprimersi sul nucleare, due mesi dopo il disastro di Fukushima. Il referendum nazionale abrogativo, fissato per il 12-13 giugno (insieme con i quesiti sull’acqua e sul legittimo impedimento) è, infatti, ancora in bilico.

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