Il problema è squisitamente italico: chi ha il diritto/dovere di realizzare gli impianti di stoccaggio dell’energia, indispensabili per garantire un’efficiente gestione dei kW/h prodotti, soprattutto dalle rinnovabili? Terna, la società che gestisce 63,5 mila chilometri di impianti di trasmissione dell’elettricità in alta tensione, ed Enel si combattono da anni su questo fronte. Ora pare che l’Autorità competente abbia dato il proprio avvallo a Terna per “la messa in cantiere dei sistemi contro le intermittenze”. Questa la notizia positiva anticipata da Panorama Economy nel numero in edicola. L’articolo del settimanale parla di un imminente investimento di un miliardo di euro per la realizzazione di un impianto da 240MW e dell’avvio della prima Smart Grid (rete intelligente) a Isernia. La soluzione tecnologica scelta sarebbe quella delle batterie agli ioni di litio che attualmente costano mille euro al kW/h. Tutto risolto? Non è detto, infatti, Francesco Bisozzi, autore dell’articolo Datemi una batteria e vi illuminerò l’Italia, scrive anche che l’Authority avrebbe deciso di far gestire gli impianti di stoccaggio da una società terza, da individuare tramite un’apposita gara.