Sauro Secci in un articolo su Equologia.com propone un’analisi lucida e spietata sull’inutilità del ministero dell’Ambiente in Italia. Assolutamente condivisibile. “Alcune delle decisioni più significative per l’ambiente, infatti, le ha decise in autonomia il Parlamento, come la recente legge sugli Ecoreati o quella relativa alla sostituzione dei vecchi sacchetti di plastica con quelli nuovi biodegradabili. Altre ancora più importanti, come il no al nucleare o l’obbligo di gestione pubblica delle acque, ancora peraltro disattesa, le hanno imposte i cittadini a colpi di referendum. Le ultime scelte determinanti per i temi ambientali risalgono ai tempi dell’ultimo governo dell’Ulivo (incentivi alle rinnovabili che hanno consentito all’Italia di mettersi all’avanguardia nel settore, con un primato oggi messo a rischio dopo le misure anti-rinnovabili varate dagli ultimi quattro governi Berlusconi, Monti, Letta, Renzi ed ecobonus fiscale che ha permesso a milioni di famiglie di migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione con grande benefici per i loro bilanci familiari oltre che per la collettività”.