Chiacchierata con la parlamentare europea che ha lasciato i 5 stelle e parla di ambiente, energia e benessere animale su Facebook con un nuovo format video

Europa Verde, il gruppo politico che si era candidato alle elezioni europee del 2019, non è riuscito a far eleggere neppure un rappresentante italiano. I verdi europei, però, oggi possono contare sulla presenza di quattro membri italiani, tutti transfughi del M5S, che nel dicembre 2020 hanno abbandonato il movimento di Beppe Grillo. Si tratta di Eleonora Evi, Piernicola PediciniIgnazio Corrao e Rosa D’Amato.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso – ci racconta Eleonora Eviè stata il voto sul Pac (Politica agricola comune) e più in  generale il tradimento su alcuni temi caposaldo, soprattutto sull’ambiente che per me rappresenta la madre di tutte le battaglie. Con il voto sul Pac, avvallato dal M5S, quasi 400 miliardi di euro fino al 2027 andranno ancora a premiare le grandi aziende agricole e gli allevamenti intensivi, senza premere l’acceleratore verso pratiche più sostenibili che potrebbero aiutarci nel contrasto alla crisi climatica”.

Giunta al secondo mandato, la parlamentare europea milanese sta guardando con attenzione all’esperimento di Rossella Muroni (uscita recentemente dal gruppo Leu) e al suo tentativo di ridare vita al movimento dei Verdi italiani. “Si vedrà, per il momento voglio dare il massimo in questi ultimi tre anni del mandato europeo, perché qui vengono prese le decisioni che detteranno le agende dei prossimi anni. Ovviamente, poi, queste norme devono essere applicate a livello locale e non sempre questo avviene correttamente. Per esempio sulla qualità dell’aria l’Italia è in infrazione da troppo tempo e presto scatteranno le multe. Stesso discorso per la gestione idrica e la rete fognaria dove i ritardi sono moltissimi e ancora oggi abbiamo troppi comuni, qualcuno anche al Nord, perfino nell’avanzatissima Lombardia, che non hanno un allacciamento con la rete fognaria. Mi piacerebbe mettermi al servizio di una forza capace di coniugare i temi ambientali con quelli della giustizia sociale e lotta alle diseguaglianze”.

Entro la fine di aprile il consiglio europeo dovrebbe approvare la nuova legge sul clima e i verdi europei stanno chiedendo maggiore ambizione. “Dal parlamento sono stati proposti obiettivi coraggiosi, in consiglio, invece, tutti i ministri tendono al ribasso. Per questo nei giorni scorsi abbiamo coinvolto anche i ragazzi di Fridays For Future per una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i ministri dell’ambiente europei. Il ministro Roberto Cingolani ha ricevuto ventimila e-mail in un giorno solo. Gli avevo già chiesto più volte un incontro senza ricevere risposta, adesso mi ha fissato un appuntamento”.

Il pericolo che il ministero della transizione ecologia sia più un’etichetta sulla porta che un reale impegno per contrastare i cambiamenti climatici è avvertito anche dal gruppo Green europeo: “Terremo gli occhi aperti. Certe dichiarazioni sull’idrogeno blu (quindi ottenuto con il metano che è una fonte fossile) e sul nucleare non fanno ben sperare, però è presto per esprimere un giudizio. Di positivo ho notato alcuni accenni sull’impatto degli allevamenti intensivi e sull’eccesso di consumo di carne, tematiche di solito trascurate. Gli chiederò di spingere al massimo sulle rinnovabili , perché uscire dall’era delle fonti fossili è prioritario. Gli ricorderò anche che il suo ministero è quello che deve occuparsi della difesa della biodiversità e della natura”.

Eleonora Evi ha anche lanciato un appuntamento video sulla sua pagina Facebook, per sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica sui temi che le stanno a cuore. “Si chiama Green Talk. Fortunatamente i temi dell’ambiente, del clima e della natura sono sempre più presenti sui media, ma c’è ancora bisogno di parlarne tanto, così ho deciso di proporre in modo informale delle chiacchierate con alcuni esperti che per me rappresentano punti di riferimento. Prossimo appuntamento venerdì 2 Aprile alle ore 18:30 sulla nostra pagina Facebook. Con la giornalista Giulia Innocenzi affronteremo il tema della tutela degli animali e del gruppo di lavoro per un allevamento senza gabbie, una delle battaglie a cui tengo maggiormente.”

Chi è Eleonora Evi e di cosa si occupa al Parlamento europeo

Nata a Milano nel 1983, europarlamentare italiana e membro del Gruppo politico dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, attualmente al secondo mandato.

Membro titolare della commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare e della commissione per le Petizioni e membro sostituto della commissione Industria, Energia e Ricerca.

Membro della commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi, Vice-presidente dell’intergruppo sul Benessere Animale al Parlamento europeo e Co-Presidente del gruppo di lavoro per un allevamento senza gabbie.