Elettriche pure e Ibride Plug-in ormai rappresentano il 9% del mercato. Dall’Oriente, intanto, annunciano importanti novità
Le 10 auto elettriche più vendute a marzo
Nuove immatricolazioni
- Tesla Model 3 (1.363);
- Fiat 500 (1.056);
- Smart forTwo (759);
- Renault Twingo Electric (738);
- Renault Zoe (721);
- Peugeot e-208 (381);
- Volkswagen ID.3 (270);
- Hyundai Kona EV (217)
Dopo due mesi, Tesla torna in vetta alla classifica delle auto elettriche pure più vendute in Italia. La Model 3 della casa di Elon Musk, non esattamente un’utilitaria, risulta la più venduta a marzo. Un dato che non stupisce in considerazione della politica commerciale di Tesla che tende a concentrare le consegne nell’ultimo mese del trimestre. Anche il risultato della Fiat 500, che era risultata la vettura elettrica più venduta a gennaio e febbraio, e quello della Smart, non è facilmente paragonabile con le concorrenti, perché “gonfiato” dalle auto immatricolate destinate al car sharing, con le varie compagnie che ne immatricolano centinaia per volta.
In generale si è trattato di un mese record per tutto il comparto dell’automotive dove le immatricolazioni di elettriche, considerando solo il mese di marzo, hanno pesato per il 4,3%. Nello stesso mese del 2019 questa quota era dello 0,3%.
Anche a marzo, comunque, si sono vendute più auto ibride plug-in che elettriche pure: 7.732 contro 7.362. I due comparti insieme (elettriche pure e ibride plug-in sfiorano il 9%, avvicinando quella che viene considerata la soglia psicologica del 10%.
Le auto alimentate a metano risultano sempre più marginali (2,6%), mentre tiene il GPL, al 6,1%, con 10.503 immatricolazioni. Sorpasso delle ibride, categoria piuttosto eterogenea, sul diesel (27% contro il 24,4%), mentre le auto a benzina mantengono il primato delle vendite con il 31%.
Intanto sta destando interesse e curiosità un veicolo a basso costo che in Cina ha surclassato Tesla nelle vendite. Si tratta della HongGuang Mini EV prodotta da Wuling, venduta sul mercato interno all’equivalente di 3.500 euro, capace di raggiungere una velocità massima di 100 chilometri all’ora. Prestazioni non certo brillanti, come l’autonomia di soli 120 Km per la versione base. Quella più evoluta, dotata anche di aria condizionata, raggiunge i 170 km di autonomia ed è commercializzata a circa 4.000 euro. In Europa potrebbe arrivare, con qualche ulteriore miglioria, a sfiorare i 6.000 euro.
Temibile anche la berlina Han prodotta da BYD: acronimo di Build Your Dreams che utilizza batterie al litio-ferro-fosfato, meno costose di quelle a ioni di litio e prive di cobalto.
La BYD Han EV sarà disponibile in Europa in due versioni. Quella più economica, da 45 mila euro, avrà una batteria da 65 kWh, con un’autonomia di circa 350 km. La top di gamma, annunciata a 55 mila euro, avrà invece una batteria da 77 kWh, con autonomia di oltre 450 km. Entrambe a trazione integrale per lanciare la sia alla Model S di tesla.
BYD, tra l’altro, ha già un piede in Europa e Stati Uniti grazie a una joint venture con Daimler, insieme alla quale costruisce autobus elettrici in uso in Scandinavia e camion elettrici utilizzati per la nettezza urbana in California.